martedì 4 ottobre 2011

Back home

martedì 4 ottobre 2011
Vi devo delle spiegazioni... sì, proprio a voi, ultimi quattro gatti che vengono a farsi i fatti miei qui sopra... o chi se ne frega, forse è meglio che scriva dato che di recente riesco solo a far danni.

A Budapest è andato tutto molto bene, e sì, nonostante lo stress causato dagli eventi (qualcuno di voi ha letto in giro che non sono stata molto bene, anzi, per niente) e dal mio manager (coglione, non vedo l'ora di prenderti a calci) è stata un'esperienza indimenticabile. La città è meravigliosa, l'ho girata a piedi, spesso da sola, e quelli sono stati tra i momenti più belli. Non so spiegarlo, ma percorrendo quelle strade e quei luoghi si ha la sensazione di essere in un posto imprecisato, esattamente al centro dell'Europa... che però è un gran casino ordinato.  Le persone che ho avuto la fortuna di incontrare sono state tutte molto ospitali, noi italiani avremmo molto da imparare da simpatiche settantenni che se ti perdi per strada ti danno informazioni IN INGLESE, o da ragazzi della mia età che quando incotrano una persona di un'altra nazionalità fanno di tutto per conoscerla, scoprire qualcosa del suo modo di vivere "perchè ha sempre qualcosa di interessante da raccontare" e con questo cito testualmente quello che mi ha detto una ragazza che ho incontrato al Barba Negra.
Vi sarete fatti un sacco di risate guardando l'intervista da rock star che mi hanno fatto su un canale musicale... beh, anche se l'impatto aereo - truope televisiva per una riservata come me non è proprio il massimo, mi sono divertita un sacco. E non sono stata trattata come un fenomeno da baraccone. Ho fatto anche un'intervista in Italiano, sempre per lo stesso canale, per una trasmissione in diretta (una specie di "Uno Mattina"...) ma non sono ancora riuscita a trovarla.
Ecco, io avevo decisamente sottovalutato la cosa... che in realtà ha avuto riscontri inaspettati. Hajni, la mia manager sul posto, mi ha detto che la trasmissione è stata seguita da circa 2 milioni di persone... non le ho creduto, ho minimizzato come al mio solito... poi ho capito che le persone mi riconoscevano per strada! Una cosa decisamente assurda per me, al limite della follia.
Anche il concerto è andato bene, il locale è pazzesco, ma quanto a pianificazione dell'evento - e lo dico nonostante la pubblicità - non è andata assolutamente secondo i piani.
Ad ogni modo abbiamo suonato bene,  con tanto di mia bronchite e sempre mio improvviso (ma che improvviso, prevedibilissimo!) attacco esistenziale... e continuavo a pensare a lei, che non c'è più, che non può più cantare quando era l'unica cosa che desse senso alla sua esistenza, ed io che come una cogliona mi arrangio come posso e canto le sue canzoni.
Sono tornata piuttosto frastornata, non so se qualcosa è cambiato dentro di me... cosa che come al mio solito mi spaventa. Ad ogni modo vado avanti, sperando di trovare una risoluzione e non restare così sospesa troppo a lungo, è logorante. Forse è così che deve essere... non lo so. Non sono più sicura di un sacco di cose su cui fino a poco tempo fa avrei messo la mano sul fuoco. Staremo a vedere.
Sono in condizioni pietose e domani, mannaggia a Semola, mi aspetta un servizio fotografico: "Ti voglio splendida come una rosa scarlatta!".  Sì, sono le due di notte, sembra che non abbia nessuna intenzione di prendere sonno, i miei capelli sono un disastro atomico e non ho la minima idea di come conciarmi. Vi risparmio le pippe mentali di Semola sul mio look - che sembra piacergli... non ci capirò mai niente - e me ne vado a dormire.

Sara

0 commenti: