giovedì 8 aprile 2010

I love Lastfm!

giovedì 8 aprile 2010
Non sono una fan sfegatata dei social network (nei limiti della mia appartenza ad una generazioe internet-dipendente) ne riconosco l'imprescindibile importanza e le potenzialità spesso inespresse.
Ho cominciato ben presto a detestare myspace (dove è evidente la mia latitanza oltre alla totale incuria della mia paginetta) che purtroppo con tutti i suoi limiti detiene il monopolio di tutto ciò che è musica sul web... per non parlare di facebook, che ormai è l'equivalente delle zitelle pettegole di quartiere, buono solo per scoprire i fatti altrui. Ho un rapporto idilliaco con ReverbNation (che consiglio a tutti i colleghi che scorrono queste righe) che invece è davvero completissimo, sebbene ancora poco in voga in Europa. Ma veniamo a quello che ritengo il più "democratico" in assoluto tra tutti i social network: parlo di Lastfm. Democratico perchè livella tutti sullo stesso piano - intento che inizialmente era peculiarità di myspace, ma con diverse variabili da tenere in considerazione.
Su questa piattaforma non conta quanto sia graficamente curato il tuo layout, quanti "amici" collezioni, quante foto hai sul profilo o quali eresie scrivi nella tua biografia (fin troppo facile definirsi strabilianti e poliedrici artisti riferendosi a se stessi in terza persona).
La pagina è bianca, che tu sia un artista di fama mondiale o un illustre sconosciuto, c'è uno spazio riservato alla descrizione dell'artista a cui tutti gli utenti possono contribuire (un po'come wikipedia) purchè sia scritta in maniera imparziale, pena la sua rimozione. Sulla pagina sono visualizzati gli album ed i relativi brani più ascoltati dagli utenti; in base agli ascolti - tutti monitorati dal network - ed ai vari tag assegnati dagli ascoltatori vengono individuati gli artisti "simili" per genere (o perfino i "brani simili"). Ogni utente ha modo di ampliare la propria "libreria" ascoltando i suggerimenti di Lastfm oppure può curiosare nelle librerie dei propri "vicini" (utenti con gusti simili). Inoltre ci sono molte altre funzioni ad hoc per tutti coloro che sono interessati a parlare di musica e ad ampliare i propri orizzonti di ascolto, come ad esempio i "gruppi" dedicati ai singoli artisti o semplicemente ad argomenti di comune interesse musicale.
Nel mondo dei media che tendono sempre più a relegare la musica in un angolino buio a discapito di immagini accattivanti, un posto come Lastfm mi sembra un'isola felice... un posto in cui vince la meritocrazia dell'ascolto, contro ogni altra classifica.

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